Come ascolto la Parola di Dio?

Con questa domanda provocante D. Edgar Esteve, Delegato Diocesano di Liturgia, ci ha introdotti alla conoscenza dell’OGMR, ossia l’Ordinamento Generale del Missale Romano, che da forma al lezionario che oggi giorno si utilizza durante la celebrazione dell’Eucaristia.

Tuttavia, nonostante l’Eucaristía abbia il suo “punto zero” nell’Ultima Cena, sappiamo che lungo la storia i riti sono cambiati, mantenendo fermo le cose fondamentali certamente; ció che invece ha sorpreso tutto noi che ascoltavamo è che la Liturgia della Parola nella Sta. Messa cosí come la conosciamo oggi, ha meno di cinquant’anni. Il Concilio Vaticano II ha impulsato lo studio sistematico della Parola di Dio affinchè i fedeli, laici e sacerdoti, fossero piú coscienti di essa.

Cosí, se le letture sono state ordinate secondo il Ciclo A, B, C per guidare la liturgia festiva e secondo un biennio pari e dispari per la liturgia feriale, dobbiamo ringraziare una speciale commissione di biblisti che negli anni ’70 si rimboccarono le maniche perchè noi potessimo conoscere in modo completo i quattro vangeli in tre anni. Di fatto, Matteo va nel ciclo A, Marco nel B e Luca nel C. E Giovanni? A lui riserviamo i tempi forti.

Il ciclo biennale di divide in pari e dispari, come abbiamo visto, quindi quest’anno, 2019, leggiamo il dispari.

Per conoscere i criteri con cui si scelgono le letture  quotidiane, puoi chiedere le catechesi in formato audio a [email protected].

Ti salutiamo con le parole di Timoteo:

“14 Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l’hai appreso 15 e che fin dall’infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. 16 Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” 2Tim 3,14-17

Ci vediamo la prossima, quando aprrofondiremo le Letture della Settimana Santa.